
IL LEARNING AND WALKING
- On 21 Luglio 2023
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Camminare è un’azione motoria quotidiana, quasi scontata nell’essere umano.
Per la maggior parte del tempo dell’esistenza della “razza umana” l’uomo è stato nomade e la sua vita si svolgeva “in cammino”.
Camminare è, quindi, nel dna dell’umanità. Assume un valore ontologico se si pensa che al valore dell’esistenza, alla coscienza di esistere, all’essere umano che è in divenire.
Oggi, che la vita delle persone è diventata più frenetica ma per diversi aspetti anche sedentaria, poter fare qualche passo in più lungo le strade che di solito si percorrono nei tragitti, rappresenta quasi una vittoria.
Camminare significa testimoniare a sé stessi di essere vivi e attivi, disponibili al cambiamento e centrati sul proprio corpo.
Camminare, poi, è un verbo al presente che indica l’azione di una partenza verso un arrivo, una meta. Il termine cammino, inoltre, riflette la dimensione del “qui ed ora”.
Capire il concetto di presente significa quindi comprendere che nella vita dell’uomo, il vero centro sta nel presente, nel cammino fisico e metaforico.
Camminare passo dopo passo è sinonimo di vita che si affronta giorno dopo giorno e che dipana in una serie di viaggi intersecati: viaggio di crescita e maturazione dettato dallo scorrere degli anni, viaggio nello stringere delle relazioni con le altre persone, viaggio interiore di coscienza di sé stessi, viaggio di crescita lavorativa.
In particolare, a quest’ultimo aspetto la proposta di un “cammino individuale e di gruppo” può assumere un significato importante per rinnovare e rafforzare la propria dimensione lavorativa. Il cammino rappresenta uno strumento di consapevolezza innanzitutto per osservarsi nel proprio ruolo lavorativo: capire i percorsi svolti fino a quel momento, le occasioni colte, quelle evitate o ancora quelle desiderate. I progetti lavorativi che si sono costruiti e ragionati, quelli invece capitati e subìti o ancora quelli che al momento si devono affrontare. Lungo il cammino si possono costruire mete nuove e diverse, come le ambizioni e gli obiettivi lavorativi che ci si prefigge nella propria carriera professionale. La metafora del cammino come miglioramento abbraccia diverse componenti fondamentali per l’equilibrio di una persona sia nella sfera personale sia professionale. Ad esempio, un elemento fondamentale è il rapporto con il proprio corpo che camminando si declina col sentire il respiro e i passi sul terreno.
Il “cammino consapevole” è qualcosa in più della classica passeggiata o del giro in compagnia. Per camminare consapevolmente è necessario prepararsi così come nel lavoro degli obiettivi ma anche delle sfide continue, aspetti che richiedono studio e conoscenza. La fatica del camminare rappresenta le modalità con cui si affrontano gli impegni e i problemi. Camminare con una meta, trasforma l’atto del mettere un piede davanti all’altro, in una metafora: Allenare la mente a divenire coscienti della propria vita, per viverla meglio.
Durante il “Learning anche Walking” il sentiero diventa una palestra di vita che consente di testare le proprie capacità, di parlare con sé stessi, di perseguire l’idea di un miglioramento possibile e quindi di trasferirla alla quotidianità e nel lavoro.
Dunque, cosa aspettate a provarci?
Foto: image on Freepik
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