LA PSICOLOGIA DELL’OCCUPABILITÀ
- On 12 Marzo 2024
- 0
La psicologia dell’occupabilità rappresenta un campo dinamico e cruciale nell’ambito delle sfide contemporanee del mondo del lavoro. Definita come un costrutto psicosociale da studiosi come Fugate, Kinicki e Ashfort (2004), l’occupabilità non si limita a una mera capacità di adattamento al contesto lavorativo, ma abbraccia un intricato intreccio di dimensioni che includono l’identità di carriera, l’adattabilità personale e il capitale sociale-umano.
Il mantenimento dell’occupabilità e la gestione efficace della propria carriera sono diventati imperativi cruciali, considerando i bisogni, i valori e i talenti personali.
Tale processo non solo incide sulla prosperità individuale, ma anche sul benessere organizzativo. Secondo dati recenti dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), il tasso di disoccupazione giovanile è in aumento, evidenziando la necessità di sviluppare strategie efficaci per favorire l’occupabilità e l’integrazione nel mercato del lavoro.
Come possiamo, quindi, assistere le persone nelle loro scelte e transizioni di carriera, fornendo loro gli strumenti necessari per favorire la crescita professionale, la competitività e il benessere personale? Diverse prospettive teoriche e pratiche si sono sviluppate nel tentativo di rispondere a questa domanda.
Gli approcci di studiosi come Fugate, Kinicki e Ashfort (2004) pongono l’accento sull’importanza dell’identità di carriera, sull’adattabilità personale e sul capitale umano e sociale come pilastri fondamentali dell’occupabilità. In questo contesto, le risorse personali e professionali diventano essenziali per affrontare le sfide del mondo del lavoro.
Secondo Todari e Sorchielli (2013), le condotte proattive emergono come elementi chiave per garantire una buona occupabilità: dalla pianificazione attenta della propria carriera alla costruzione di reti di relazioni, fino allo sviluppo di abilità attraverso esperienze diversificate. In particolare, l’autoefficacia svolge un ruolo cruciale nei momenti di incertezza e complessità, fornendo una solida base per perseguire gli obiettivi di carriera in modo chiaro e determinato.
Alcuni consigli per coltivare l’occupabilità:
- Investimento continuo nella formazione: aggiornare le proprie competenze e acquisirne di nuove è fondamentale per rimanere al passo con le esigenze del mercato.
- Networking: costruire e coltivare relazioni professionali può aprire nuove opportunità e fornire supporto.
- Proattività: ricercare informazioni, candidarsi spontaneamente e cogliere le opportunità di crescita. Resilienza: saper affrontare le sfide con tenacia e perseveranza.
In conclusione, la comprensione della psicologia dell’occupabilità non solo ci aiuta a navigare nel contesto mutevole del mondo del lavoro, ma ci offre anche preziose strategie per promuovere il nostro sviluppo professionale e il nostro benessere personale, contribuendo così a ridurre il tasso di disoccupazione e a favorire una maggiore stabilità economica e sociale.
Immagine: Marianna Agostinelli- illustratrice
0 comments on LA PSICOLOGIA DELL’OCCUPABILITÀ