LE FUNZIONI DELLA COMUNICAZIONE
- On 15 Marzo 2023
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La comunicazione assolve una molteplicità di funzioni. Essa ha una funzione strumentale quando è finalizzata al soddisfacimento delle esigenze personali, legate allo svolgimento normale della propria vita. Ha invece una funzione di controllo quando persegue lo scopo di stabilire un controllo su altre persone e condizionarne in qualche modo il comportamento. Per fare alcuni esempi: un genitore che insegna al proprio figlio come comportarsi, un politico che tiene una conferenza in campagna elettorale ecc…
Si parla di funzione informativa della comunicazione, che concorre in gran parte alla definizione delle realtà, quando si comunica allo scopo di spiegare o scoprire qualcosa (da una cosa semplice come il binario da cui parte il nostro treno a una molto complesso, come l’immagine che gli altri hanno di noi). Un classico esempio di comunicazione di informazioni è la trasmissione di padre in figlio di conoscenze, tradizioni, modi di fare, tecnologie, strumenti ecc che ha consentito il passaggio delle culture da una generazione all’altra, oppure quando un turista straniero si rivolge al Tourist Office per avere delle informazioni riguardante alloggi e le attrattive della città. La comunicazione ha una funzione espressiva quando un suo scopo principale è veicolare attraverso il linguaggio verbale e non, sentimenti e stati d’animo siano essi spontanei o costruiti per raggiungere un proprio fine.
Quando invece la comunicazione persegue l’unico scopo di stabilire o mantenere relazioni sociali, essa assolve a una funzione di contatto sociale in cui non è importante tanto il contenuto della comunicazione, quanto l’aver stabilito un rapporto, più o meno duraturo e significativo. Sono di questo tipo, ad esempio, le conversazioni banali sul tempo che si intrattengono con persone con cui non si è in rapporto di confidenza o la maggior parte dei discorsi che si intavolano nelle riunioni di società.
Un’altra importante funzione della comunicazione è quella di alleviamento dell’ansia: è infatti dimostrato che quanto più un individuo vive uno stato di ansia, tanto più cerca di entrare in contatto con un suo simile. Tipiche in questo senso sono gli scambi di informazioni che si verificano, anche fra sconosciuti, nelle sale d’aspetto del medico o del dentista.
La comunicazione, inoltre, soddisfa anche il bisogno di stimolazione, tipico di tutti gli esseri umani e il bisogno di riconoscimento a esso connesso. Il contatto sociale è infatti ricco di elementi diversi e imprevedibili, di per sé stimolanti, perché provoca delle reazioni e delle interazioni. Ogni individuo ha, in questo senso, un’autentica fame di stimoli e la mancanza di stimolazioni viene percepita come estremamente disagevole e addirittura insopportabile, mentre la carenza di stimoli può provocare negli esseri umani come nei gruppi sociali o nelle organizzazioni (politiche, produttive, culturali) persino un blocco dello sviluppo. Un’ultima funzione attribuibile alla comunicazione è quella rituale, ovvero legata al ruolo per cui essa si svolge secondo i contenuti e le modalità che la società si aspetta da noi, in relazione al ruolo che ricopriamo in una data situazione.
Ovviamente le funzioni enunciate sono le principali e non pretendono di essere esaustive. Inoltre, è necessario tenere presente che ogni atto comunicativo può assolvere contemporaneamente più funzioni.
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