
IL BILANCIO DI OCCUPABILITÀ
- On 1 Marzo 2023
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Se possiamo rappresentare il percorso lavorativo di una persona come una sequenza di esperienze di lavoro e di non lavoro, l’occupabilità comporta una certa facilità o meno nel compiere questo percorso, mantenendo o migliorando la qualità dell’occupazione e realizzando così una carriera in linea con le proprie aspettative e aspirazioni. Tutto ciò è condizionato da una serie di fattori esterni e interni alla persona. Si tratta di fattori che nascono da condizioni oggettive e di contesto che vanno a intrecciarsi con le caratteristiche personali: ad esempio, lo stato di salute del mercato del lavoro è un fattore oggettivo, mentre il sistema dei valori personali è un fattore soggettivo.
Infatti, l’analisi del territorio geografico e quella che relativamente si fa al mercato del lavoro sono fattori oggettivi estremamente importanti. Il contesto socio-economico e culturale in cui si vive, può offrire occasioni ma può essere anche un limite per la mancanza di opportunità adeguate alle esigenze del singolo. Un mercato del lavoro fermo e poco inclusivo, in un dato territorio, è visto come un problema insuperabile perché si pensa di non avere strumenti per modificarlo. Accanto a questo, si accennava prima ai fattori soggettivi. Le persone, in base alle caratteristiche personali e al loro vissuto, hanno convinzioni diverse circa le proprie capacità di ottenere risultati, raggiungere obiettivi e conseguire i compiti prefissati. La scelta di un’occupazione è un atto volontario che riflette la motivazione, le conoscenze, la personalità, le abilità di una persona, in generale l’analisi delle caratteristiche individuali. L’esplorazione delle proprie risorse e l’individuazione delle proprie doti, sono premesse necessarie per una realizzazione personale e professionale in linea con il proprio sistema di valori e aspettative.
Pertanto, è in questa fase che è importante riflettere sul termine “bilancio”. Nella sua accezione più generica, indica la valutazione complessiva, critica, provvisoria o definitiva di qualcosa che tiene conto degli aspetti positivi e negativi: dei pro e dei contro di una determinata esperienza. Il termine per estensione può essere applicato al tema dell’occupabilità, intendendo quel bilancio che ogni persona può fare, in vari momenti della vita lavorativa, delle risorse personali, per assicurare transizioni lavorative il più possibile coerenti con i propri desideri e le proprie ambizioni.
Infatti, il bilancio di occupabilità si concretizza come uno strumento di orientamento, accompagnamento e di valorizzazione personale per chi è alla ricerca di una prima occupazione o è impegnato in transizioni lavorative, tenendo sempre in considerazione la necessità di mettere in luce le proprie competenze.
Ragionando in questo senso, con il presupposto di avere una visione di ampio raggio, Lab Idee si impegna da oltre 30 anni per trasmettere e divulgare attraverso la formazione, lo sviluppo delle cosiddette Soft skills a cui abbiamo dedicato un articolo nel nostro blog. Questo perché crediamo che le capacità trasversali (come: comunicare efficacemente, lavorare in gruppo, risolvere problemi, gestire il tempo, progettare) rappresentino quel bagaglio di conoscenze indispensabile che si acquisisce con il tempo grazie alle varie esperienze che ognuno di noi vive.
È proprio lo sviluppo delle competenze trasversali che rappresenta il banco di prova per tutti i soggetti che si pongono il problema di valorizzare il proprio capitale umano ai fini dell’occupabilità: sviluppo delle competenze e speranza di occupabilità sono, infatti, almeno sulla carta, direttamente proporzionali.
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