ESSERE IN UN GRUPPO
- On 22 Marzo 2023
- 0
Cosa s’intende per “Gruppo”? Il gruppo è un’associazione di persone (da un minimo di 3 a un massimo di 20) che cooperano per conseguire gli obiettivi prefissati. Prima di capire come si lavora in gruppo, occorre preliminarmente definire in modo più chiaro cosa si intende per “gruppo sociale”. Propriamente il gruppo è l’insieme delle persone che si riconoscono di essere unite da un legame, tale legame non basta che esista oggettivamente ma è necessario che i membri ne siano coscienti.
Sorge quindi la dibattuta questione se il gruppo possa essere soggetto o se solo l’individuo possa esserlo: in altri termini se il gruppo può considerarsi come qualcosa di diverso dai singoli individui che lo compongono o se è solo la somma delle individualità. Ambedue le tesi sono valide, ma la via giusta è da ricercarsi in una sintesi delle posizioni differenti e complementari. Se i membri del gruppo si sentono interdipendenti, il raggiungimento degli obiettivi si ottiene ancora più facilmente, in quanto l’affiatamento e la sintonia dei singoli si traducono in attività concordi.
Lavorare in team, infatti, significa mettere a frutto le diverse competenze delle persone che fanno parte di un gruppo di lavoro per un obiettivo comune da raggiungere, mettendo in campo, in sinergia, attitudini personali e professionali, quali caratteristiche distintive di ogni membro del team. Riuscire a non “perdere” le inclinazioni di ogni individuo, riconoscendolo come parte attiva, è alla base di un buon lavoro di squadra. Potrebbe sembrare una cosa semplice, ma non lo è affatto, perché bisogna confrontarsi con molte personalità differenti, con caratteristiche molto diverse e non sempre tutte le inclinazioni personali riescono a convergere senza problemi per arrivare allo scopo.
I gruppi di lavoro che vengono creati nelle organizzazioni sono detti “gruppi formali”, in quanto si tratta di squadre, team o gruppi di progetto aggregati artificialmente per raggiungere degli obiettivi prestabiliti. Il ruolo di ogni partecipante viene definito in base a un organigramma che riporta i compiti e le funzioni di ciascuno sia all’interno dell’organizzazione sia all’interno del progetto in questione.
Ogni gruppo, specie quello di lavoro, viene definito dal contesto in cui opera: così un insieme di persone che lavorano in un reparto di un’azienda costituiscono un gruppo in quanto si differenziano dal resto dei lavoratori che appartengono ad altri reparti e svolgono mansioni diverse. Si parla di “gruppo primario” quando gli esseri umani sono caratterizzati da una cooperazione “faccia a faccia”: è il risultato di un’integrazione che va ben oltre le individualità di ognuno perché è finalizzato a obiettivi comuni. Si tratta di una sorta di identificazione reciproca, per la quale è molto più consona un’espressione di pluralità (si utilizza infatti il “noi”) piuttosto che la singolarità (“io”).
Si definisce, invece, “gruppo secondario”, un gruppo in cui le relazioni sono indirette, nel quale il senso di appartenenza non è dato per motivi di identificazione personale né da alcun senso affettivo ma deriva solamente da fattori oggettivi. I rapporti che hanno i membri fra loro sono spesso freddi e cortesi perché vige la gerarchia per riuscire a coordinare gruppi numerosi di persone.
Per concludere, un gruppo di lavoro è fondamentalmente legato da relazioni interpersonali, rapporti in cui intervengono pensieri, sentimenti e considerazioni che un individuo ha di un’altra persona. Nella psicologia del lavoro assume grande importanza la relazione interpersonale che viene instaurata tra i membri di un’organizzazione lavorativa, perché da essa deriva tutta la complessa dinamica che regola la quotidianità degli impegni professionali. Nell’ambito del lavoro, si può affermare che il gruppo sia una microstruttura, concepibile solo se esiste una macrostruttura che lo delimita: un individuo che fa parte di un reparto lavorativo di un’impresa rappresenta con i colleghi dello stesso reparto, un microgruppo il quale si colloca all’interno del macrogruppo che si identifica con la totalità dell’impresa stessa. Elemento comune al gruppo è il fatto che all’interno si sviluppa un sistema di tensioni che corrispondono in massima parte all’equilibrio che viene raggiunto, bilanciando i desideri individuali e le difese del gruppo. Ciò che è importante tener in considerazione per la corretta “convivenza” nel gruppo è il comportamento dell’insieme degli individui, consistente in una serie di operazioni tendenti a risolvere le tensioni e successivamente a ristabilire l’equilibrio.
foto: image by master1305 on Freepik
0 comments on ESSERE IN UN GRUPPO